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Rasiglia (Foligno) – Santuario
di S. Maria delle Grazie I1 mito di fondazione del Santuario, tramandato
dagli abitanti di Rasiglia, racconta che sotto il ponte sul fosso Terminara
(che, come indica il termine, faceva da confine tra le diocesi di Spoleto e
Foligno) fu miracolosamente scoperta una statua della Madonna col Bambino e il pievano di Rasiglia ottenne dal Vescovo
di Foligno, il 15 agosto 1450, di poter erigere una chiesa dedicata a S.
Maria sul luogo del ritrovamento. Gli abitanti di Verchiano, sostenendo che
la località ricadeva nel territorio della loro parrocchia, in diocesi di
Spoleto, reclamarono la statua e la posero nella loro chiesa, ma di notte il
simulacro ritornò prodigiosamente dove era stato ritrovato. La statua fu di
nuovo caricata su un carro ma le vacche che lo trainavano si rifiutarono di
muoversi. Questo fatto fu interpretato come un segno della volontà divina e
Verchiano rinunciò ad ogni rivendicazione. La facciata, in cui si apre
una finestrella devozionale, è preceduta da un portico utilizzato per le
fiere. L'interno, ad una sola navata, è interamente affrescato con immagini
votive dipinte da pittori locali nel secolo XVI. Le immagini ricorrenti sono
quelle della Madonna, di S. Amico di Rambona, terapeuta dei
bambini, di S. Antonio abate,
protettore degli animali, di S.
Sebastiano, protettore dalla peste e di S. Cristoforo, a protezione del fosso da attraversare. Nella
parete di fondo, in una nicchia sopra l'altare, si trova un fastoso simulacro
della Madonna in ginocchio adorante il
bambino del XVIII secolo in legno dorato, con la Madonna riccamente
vestita. La testa della Vergine appartiene alla statua originale in
terracotta del secolo XV, ora collocata nella cripta costruita nel 1947. L'edificio è attualmente inagibile per i danni
provocati dal terremoto del 1997. Pratiche terapeutiche e
propiziatorie Il Santuario è meta di pellegrinaggi organizzati
dalle comunità locali: i più antichi sono quelli effettuati dagli abitanti di
Roviglieto, di Scopoli, con la partecipazione della comunità di Rasiglia, e
di Volperino; più recenti sono le processioni da Verchiano e da Villamagina
di Sellano ed i pellegrinaggi di gruppi provenienti da altre località che
fanno del Santuario di Rasiglia il luogo di culto più frequentato della valle
del Menotre e della montagna di Foligno, particolarmente densa di santuari. Al termine del rito sacro, nella chiesa restano
solo le persone che hanno qualche grazia da chiedere. Una donna, addetta a
questo ufficio, raccoglie dai presenti piccoli oggetti personali che
appartengono alle persone che richiedono l'intercessione della Madonna delle
Grazie. Dopo aver avvolto gli oggetti con un fazzoletto, la donna, servendosi
di una lunga canna, li accosta alle mani della statua miracolosa posta in una
teca sull'altare. Sotto il ponte che accede al Santuario è visibile
l'anfratto roccioso, denominato comunemente il sepolcro, in cui fu ritrovata la statua e che era oggetto di
devozione per la presenza dell'acqua utilizzata a fini terapeutici. Ora la
stessa funzione è svolta da una fontana realizzata sul sagrato della chiesa
negli anni '30 da don Pietro Corradi, a cui si devono anche le tre statue
della Madonna scolpite sui pilastri
del portico per testimoniare la devozione delle popolazioni di Roviglieto,
Scopoli e Volperino. Calendario - I pellegrinaggi
istituzionali al Santuario sono organizzati nell'ultima domenica di maggio,
nella prima domenica di giugno e nella seconda domenica di giugno. Per saperne
di più - Sensi
Mario, Conflitti di giurisdizione in
merito ad un santuario terapeutico di frontiera: S. Maria delle Grazie di
Rasiglia, in "Bollettino Storico della città di Foligno", vol
V, Foligno, 1981 Gentili Lamberto, Pacifici Evandro, Sperandio Bernardino, Uomini e Santi, Provincia di Perugia,
Perugia (1986) Come
raggiungere il Santuario di Santa Maria delle Grazie - Il Santuario (m 648) s'incontra lungo la strada statale n. 319
di Sellano, sul greto del torrente Terminara, nei pressi di Rasiglia. Da “UMBRIA SEGRETA” - Santuari Terapeutici – Coord editor: Azienda di Promozione
Turistica dell’Umbria Testi: CEDRAV Fotografie Bernardino Sperandio [Home page] - [Pro loco] - [La valle del Menotre] - [Vie d’accesso] [Manifestazioni] - [Paesi e località] - [Servizi] – [Attività della pro loco] [Ricettività nella valle] - [Santa Maria Giacobbe] - [XII Settimana della Cultura] |